Nella primavera del 1988, durante lavori di arginatura sul fiume Mera, all’altezza della località San Michele vennero alla luce, fra alcune travi lignee 131 monete, di cui otto d’oro dal XV al XVII secolo, varie d’argento del XIII secolo e oltre, e altre in lega degli inizi del 600, coniate nel vescovado di Coira e nella vicina signoria di Haldenstein.
Insieme furono trovati altri oggetti in oro, tra cui una teca e un piccolo crocefisso da collana; in argento, tra cui una tazza finemente cesellata; in peltro, in rame, in ferro, in legno, oltre a vari cocci di terracotta e di pietra ollare.
L’area di scavo era di circa 20 metri di lunghezza per 2 e mezzo di larghezza a una profondità di circa tre metri rispetto al livello dell’alveo e di cinque rispetto al livello del terreno.
Affiorò sulla sponda destra un acquedotto costituito da rocchi in pietra ollare per una lunghezza totale di cinquanta metri. Questi ultimi scavi, chiusi a metà aprile 1988, furono eseguiti da una trentina di persone tra volontari e dipendenti comunali, diretti dall’allora sindaco Gianni Lisignoli, sotto la sorveglianza della Soprintendenza archeologica di Milano. |