Con il primo caldo dell'estate, puntuale, arriva Plurium 2016, il Bollettino dell'Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro che anche quest'anno presenta una decina di articoli inediti sul ruolo svolto dall'antico ricco borgo nella cultura e nell'economia della val Bregaglia e, con l'emigrazione delle sue figure più intraprendenti, dell'Europa intera. Dopo l'ampia esposizione, curata da Aldo De Pedrini, delle attività svolte per impulso del Presidente Gianni Lisignoli durante il 2015, i contributi degli studiosi si aprono con un articolo di Fabio Saggioro sulla prospettiva generale di studiare Piuro osservando l'Europa; Guido Scaramellini ricostruisce la storia dei ponti cinque e seicenteschi sulla Mera ancora percorribili chiarendo il significato di iniziali e di scritte su lapidi o pietre nel corpo delle strutture che non sono facilmente leggibili; Gian Primo Falappi presenta il testo (in dialetto bregagliotto e nella traduzione in italiano) e la sceneggiatura di una rappresentazione teatrale sulla tragedia di Piuro del 1618 messa in scena a Vicosoprano nel 1962; Cristian Copes scrive sull'investitura nel 1661 alla Comunità di Sottoporta della sosta del Lovero e del diritto di trasporto delle mercanzie nella giurisdizione di Piuro; lo studio di Guglielmo Scaramellini riguarda il ramo napoletano della famiglia Lumaga nel 1700 ed, entrando in una fitta rete di parentele e di rapporti finanziari e commerciali, puntualizza vari aspetti della asserita nobiltà delle sue origini gotiche; Alessandra Baruta chiarisce il senso e le modalità della catalogazione dei beni culturali provenienti dagli scavi di Piuro secondo i criteri della Sovrintendenza archeologica della Regione Lombardia. Un ampio contributo è venuto anche quest'anno da Stanisław Kłosowski (tradotto in italiano da Serafina Santoliquido), lo storico dell'architettura della Polonia meridionale che mette in evidenza i lavori del piurese là emigrato nel 1600 Giovanni Malinverno. Si tratta di un articolo che si segnala anche per ampiezza di bibliografia e di fondi archivistici. Nè poteva mancare la mano degli alunni della scuola primaria che hanno incontrato la pittrice Wanda Guanella e con lei hanno parlato di Segantini e di Giacometti, di divisionismo e di esperienze artistiche parigine. I contributi pubblicati sono tutti frutto di studi approfonditi e documentati condotti da appassionati volontari, senza alcun compenso e per questo ancor più meritori per la diffusione di una cultura storica locale che, come non manca di evidenziare il presidente Gianni Lisignoli nel saluto di presentazione, anche con un occhio all'economia turistica della valle, intende coniugare la cultura storico-artistica con la geologia, l'archeologia, le bellezze naturali e la promozione di tutte le potenzialità del territorio. Plurium è giunto al nono anno di pubblicazione e si è ormai inserito con stabilità e autorevolezza di contenuti nella pubblicistica periodica locale; ma risulta apprezzata anche nelle biblioteche locali e in quelle università presso le quali insegnati alcuni dei collaboratori. Gli iscritti all'Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro lo ricevono gratuitamente. E' stampato da Polaris di Sondrio e a livello redazionale è curato da Marino Balatti.
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