Un 2018 straordinario per
l’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro.
Gli scavi
proseguiranno con l’Università di Verona e la “Dieci giorni”
avrà una nuova formula. Il campus teatrale verrà riproposto e
il legame con la Polonia sarà rinsaldato con varie iniziative.
Ecco le principali novità annunciate venerdì nel corso
dell’assemblea annuale dell’Associazione italo-svizzera per
gli scavi di Piuro. Il consiglio direttivo guidato dal
presidente Gianni Lisignoli, affiancato dal vice Maurizio
Michael, ha presentato ai soci il bilancio delle attività
svolte nel 2018 e il programma dell’anno prossimo. L’assemblea
li ha approvati all’unanimità.
Un anno
straordinario
È stato
un anno sicuramente straordinario, caratterizzato non solo
dalle commemorazioni del 400esimo anniversario della frana di
Piuro del 1618, ma anche da numerosi eventi culturali promossi
dall’associazione in sinergia con le istituzioni e varie altre
realtà del territorio. Sono state ben cinquemila le persone
coinvolte in queste iniziative. L’elenco comprende, fra gli
altri, i convegni dedicati all’economia della Bregaglia in
epoca medievale e al dissesto idrogeologico nelle Alpi e le
iniziative della “Dieci giorni” giunta alla decima edizione.
Ma è stato anche un anno importante per la prosecuzione della
campagna di scavi curata dall’equipe dell’Università di Verona
del professor Fabio Saggioro, con il coordinamento di Andrea
Breda della Sopraintendenza ai beni archeologici. Un’attività
segnata da importanti indagini sulle stratificazioni medievali
e dei secoli precedenti e da alcuni significativi ritrovamenti
di monete medievali e di un reperto ascrivibile all’epoca
Romana. Senza dimenticare mostre, conferenze, visite guidate e
aperture dei musei.
Il programma del 2019
Il lavoro degli archeologi
proseguirà anche nel 2019. L’obiettivo è la creazione di un
percorso dal centro multimediale Info Piuro alla “cappella dei
morti di Piuro” in località “Capeli”, all’interno dell’area
degli scavi. Un itinerario che consenta di osservare i reperti
e i resti delle costruzioni sepolti dalla frana, in quella che
pochi mesi fa Piero Angela ha definito “una sorta di Pompei
del Nord”. La “Dieci giorni”, che finora è stata curata
esclusivamente dall’associazione, sarà incentrata sulla
collaborazione con altri gruppi attivi sul territorio della
Bregaglia italiana e svizzera, in modo da condividere con
l’interà comunità questa serie di eventi di fine estate.
Questa sinergia caratterizzerà anche la prossima edizione del
campus teatrale curato da Luca Micheletti, un evento che ha
portato a Piuro trenta giovani attori e registi.
Piuro e la Polonia
Il legame tra Piuro e la
Polonia - dove tra il Sedicesimo e il Diciassettesimo secolo
lavorarono importanti mastri costruttori - è consolidato. Da
otto anni l’associazione collabora con Stanislaw Klosowski,
restauratore e ricercatore nell’ambito della storia
dell’architettura, per la valorizzazione di questo patrimonio
di esperienze con scambi culturali fra le comunità dei due
Paesi. In programma per il 2019 c’è la pubblicazione del
volume dedicato agli architetti e ai muratori di Piuro e al
loro ruolo nello sviluppo dell’architettura nelle terre della
Grande Polonia nel XVI e XVII secolo.