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Eventi "Dieci Giorni" 2019 |
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Teatro,
storia ed enogastronomia. Sei eventi che hanno raccolto l’attenzione di oltre
700 persone. In occasione della “Dieci giorni di Piuro” la Val Bregaglia è
tornata a ospitare il Belfort Theatre Campus, progetto ideato e curato dalla
Compagnia teatrale “I Guitti” in collaborazione con l’Associazione
italo-svizzera per gli Scavi di Piuro. Si è trattato del primo dei tre atti di
“Magia naturalis”, intitolato “Eresia”. Dal 21 agosto a domenica Luca Micheletti,
drammaturgo, regista e attore teatrale legato da dodici anni a Piuro e alla sua
storia, ha diretto indagini teatrali liberamente ispirate a Christopher
Marlowe, Giordano Bruno, Johann Wolgfang Goethe e Friedrich Nietzsche con un
gruppo di quindici giovani attori professionisti. Dopo due performance dedicate
a Bruno (a Soglio) e al Faust /Marlowe
(nel crotto di Belfort), nello scorso fine settimana si sono tenuti i
due spettacoli finali nell’area dell’antico palazzo.
“Eresia” a Belfort
Un teatro straordinario in tre atti, magicamente interpretato dagli attori del
campus sotto la guida di Luca Micheletti. “Eresia” è la prima tappa di una
trilogia destinata a scuotere gli animi. Dalla Genesi a Goethe attraverso scene
forti, a volte anche crude, che esaltano l'umanità in una sfida contro
l'eterno. "Dio è morto, l'abbiamo ucciso noi!”: Nietzsche è comparso nel
secondo atto tra metamorfosi umane e le rovine di Piuro. Un perpetuo movimento
di uomini alla ricerca di ciò che non si può avere: l'onnipotenza. Il controllo
totale della vita attraverso la sola volontà umana. Ed ecco, infine, Dio,
spettatore e giudice. Lascia che i demoni si divertano. Egli, dall'alto,
avverte Lucifero che tutto ciò che porta al peccato, può essere salvato
attraverso il pentimento finale di questo inebriante girone infernale che è il
primo episodio della trilogia "Magia Naturalis". «Con questo percorso
vogliamo mettere in evidenza, attraverso il teatro, il ruolo che Piuro e la
Bregaglia hanno interpretato incontrando personaggi di statura internazionale -
ha sottolineato il presidente dell’associazione Gianni Lisignoli -. Con queste
performance, che traggono ispirazione e forza dalla natura, riteniamo di potere
evidenziare la storia di Piuro e l’importanza della conoscenza di questa storia
anche per costruire un turismo diverso».
Storia ed enogastronomia
Nel corso della Dieci giorni a Palazzo Vertemate Franchi si è tenuta anche una
cena, promossa insieme alla Condotta Slow Food della Mera, dedicata al mais
rostrato rosso del Consorzio forestale di Prata Camportaccio. La Dieci giorni
di Piuro si è conclusa nella serata del 4 settembre, anniversario della frana
del 1618, con la benedizione della Capèla di Mort, costruita nel ricordo delle
vittime della tragica frana del 4 settembre 1618. Questo edificio, realizzato
nel Diciassettesimo secolo e mai consacrato, è stato utilizzato per centinaia
di anni come magazzino agricolo. Grazie all’impegno dell’Amministrazione
comunale, in sinergia con l’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro
e con il supporto della Soprintendenza ai beni artistici e storici, è stata
restaurata. Oggi è finalmente un punto nel quale ricordare la storia
dell’Antica Piuro. La pastora della Bregaglia Simona Rauch, il parroco di Piuro
don Romano Pologna e padre Mauro Jöhri - ministro generale dei Cappuccini fino
al 2018, originario di Sant’Abbondio - hanno celebrato la preghiera ecumenica
con riformati e cattolici. Quest’iniziativa è supportata dal progetto Interreg
Italia-Svizzera Amalpi 18, che promuove un’innovativa strategia di fruizione
della Bregaglia-Valchiavenna-Moesa-Ticino, ovvero la realizzazione di un
percorso geoculturale transfrontaliero a carattere scientifico-divulgativo, che
far perno sul nuovo Centro Tranfrontaliero Grandi Frane Alpine della Valchiavenna
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